La nostra storia
C’era una volta Mougins…
Muginum
Muginum sorse sulla via Aurelia, che collega Roma ad Arles, nel I sec. a.C., in cima ad un picco arroccato a 260 metri d’altitudine. Nel 1056 Guillaume de Gauceron, conte di Antibes, offrì in dono questa borgata all’Abbazia di Lérins, e fino alla vigilia della Rivoluzione francese nel 1789 la sua storia si confonde con quella dell’Abbazia.
Il borgo si fortifica a partire dal Medioevo. La sua forma a chiocciola, i bastioni e le tre porte delle quali oggi resta solo la Porta Sarrazine (porta saracena), hanno reso questo feudo una posizione strategica nonostante i molteplici attacchi subiti durante la sua storia.
Il borgo si fortifica a partire dal Medioevo. La sua forma a chiocciola, i bastioni e le tre porte delle quali oggi resta solo la Porta Sarrazine (porta saracena), hanno reso questo feudo una posizione strategica nonostante i molteplici attacchi subiti durante la sua storia.
Sui passi di Napoleone
Più tardi il comune di Mougins vedrà passare sul suo territorio uno dei più illustri personaggi della nostra storia: Napoleone Bonaparte. Infatti il 1° marzo 1815 l’imperatore, fino ad allora in esilio sull’isola d’Elba, sbarca sulle spiagge di Golfe-Juan con le sue truppe composte da 2000-3000 uomini. Dà allora inizio alla “Marcia dei Cento Giorni” per riconquistare Parigi e assumere il potere. Attraversa Mougins per collegarsi a Grasse, Digne, Gap e Grenoble. Il percorso di questa lunga marcia verso la riconquista è diventato dal 1969 un itinerario turistico, ribattezzato “La Route Napoléon”. Ogni anno richiama milioni di turisti da tutto il mondo, amanti della storia o dei paesaggi selvaggi unici.
Un celebre comandante
Ed è a Mougins che nasce il celebre Comandante Lamy nel 1858. Quest’illustre militare ed esploratore partecipò alla liberazione del Ciad. In suo onore, la capitale porterà in un primo tempo il suo nome, ‘’Fort Lamy’’, prima di essere ribattezzata N’Djamena nel 1973.
A partire dal XVIII secolo, l’attività agricola si sviluppa e fa prosperare il villaggio. La coltivazione del gelsomino, della rosa, della vigna e degli ulivi sostenta i suoi abitanti e contribuisce già al dolce vivere di Mougins.
Nel XX secolo, con lo sviluppo del turismo, Mougins attira nuovi abitanti e turisti da tutto il mondo.
Anche svariati artisti e celebrità hanno ceduto al fascino di questi luoghi. Pablo Picasso trascorse a Mougins l’ultima parte della sua vita.
Lo chef Roger Vergé, invece, diede origine qui alla famosa “Cuisine du Soleil” (“Cucina del sole”) che sarà alla base della fama culinaria di “Mougins, capitale della gastronomia”.
A partire dal XVIII secolo, l’attività agricola si sviluppa e fa prosperare il villaggio. La coltivazione del gelsomino, della rosa, della vigna e degli ulivi sostenta i suoi abitanti e contribuisce già al dolce vivere di Mougins.
Nel XX secolo, con lo sviluppo del turismo, Mougins attira nuovi abitanti e turisti da tutto il mondo.
Anche svariati artisti e celebrità hanno ceduto al fascino di questi luoghi. Pablo Picasso trascorse a Mougins l’ultima parte della sua vita.
Lo chef Roger Vergé, invece, diede origine qui alla famosa “Cuisine du Soleil” (“Cucina del sole”) che sarà alla base della fama culinaria di “Mougins, capitale della gastronomia”.